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Parla Totò Cuffaro

08-04-2022 06:53

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus, Speciale elezioni, Regione,

Parla Totò Cuffaro

Ha ri-fondato il partito della Democrazia Cristiana Sicilia e sta radunando intorno al suo progetto vecchi e nuovi amici. Che stanno accorrendo.

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Totò Cuffaro non ha bisogno di presentazioni.

E non è inatteso il ruolo che sta assumendo nel complicato scenario politico regionale, dove si assiste ad un tutti contro tutti opposto al vuoto pneumatico: e non si sa bene cosa sia peggio o più pericoloso.

 

Idee o progetti a confronto non se ne vedono, nè a destra nè a sinistra, quanto piuttosto contrapposizioni personali che spesso assumono toni disturbanti, violenti, maleducati.

 

La "classe dirigente politica", che solo a definirla ancora così appare provocatorio, è spudoratamente impegnata a mantenere le proprie posizioni ricorrendo ad ogni mezzo per raggiungere l'obiettivo della propria sopravvivenza. Anche perché la maggior parte di chi pratica politica oggi lo fa per "professione senza professionalità", non avendo in molti casi né arte né parte.

 

Il quadro è desolante, i rischi per la tenuta sociale molto alti, i dati economici disastrosi: non sarà facile uscirne.

 

La politica però, maiuscola o minuscola che sia, si gioca sul tavolo che c'è ed i risultati dipendono da chi la pratica ed interpreta.

 

Opportuno distinguere tra comprimari e protagonisti, badando a dare il giusto peso ai secondi ascoltando, possibilmente tra le righe, quello che hanno da dire e cosa hanno in testa.

 

Tra i protagonisti assoluti è tornato, ammesso che se ne sia mai allontanato, Totò Cuffaro.

 

Quando si muove sul territorio siciliano, in ogni provincia, è un accorrere di vecchi amici che ne portano di nuovi: è ri-nata la Democrazia Cristiana.

 

Il sentiment che si ricava quando si presenta puntualissimo all'appuntamento per l'intervista è questo: è proprio tornato in campo, con quella resilienza tipica di una cultura che si piega alle circostanze ma non si spezza, pronta a drizzarsi al primo vento favorevole.

 

È qua, nel deserto di intelligenze, il vento pare in poppa per chi ha testa ed esperienza da mettere sul piatto.

 

Ci mostra orgoglioso il suo cellulare, l'ex presidente: in ogni provincia chat whatsapp con centinaia di iscritti hanno il logo della Democrazia Cristiana Sicilia ed è un rincorrersi di messaggi che annunciano iniziative, propongono eventi, annunciano adesioni.

 

La combinazione "Moderazione-Coraggio" sembra essere il prossimo claim sempre eterno di questa cultura di ispirazione cattolica che promette di irrompere nelle prossime campagne elettorali con l'obiettivo di rappresentere l'immancabile "ago della bilancia".

 

All'inizio hanno tentato in qualche modo di tenerlo ai margini ma adesso è tutto un corteggiamento perché, mentre gli altri litigano, lui sta tessendo la sua tela e sono in tanti a sentire il rumore di carro che ce la può fare a passare il guado di quella che sarà una lotteria con oltre il 50% di elettori in attesa di posizionamento ed un altro 30% che da anni vota per protesta.

 

Insiste, Cuffaro, sul valore dell'unità per un centrodestra che sta rischiando seriamente di perdere ancora una volta il governo della regione esclusivamente per la propria incapacità di trovare una sintesi efficace e non sottovaluta per niente il progetto anti-sistema dell'ex sindaco di Messina Cateno De Luca: "Se non rientrerà nell'ambito del centrodestra sarà un problema."

 

La sua preferenza è per un candidato presidente donna: "Hanno più capacità di accogliere ed unire, le donne".

 

Se da un lato l'attenzione del mondo Cuffaro resta concentrato su un economia basata ancora sulla vecchia cara Agricoltura, dall'altro pone il problema dei problemi che resta la Sanità: "Grave disperdere le competenze assunte da tutti quanti sono stati impiegati nell'emergenza covid, tutto personale che serve alla sanità siciliana, vanno prorogati sino a stabilizzarli. Servono!" Più chiaro di così...

 

E infine, i giovani: pare ce ne siano parecchi che si stanno appassionando ad un progetto con radici così antiche, iscrivendosi alla Scuola di Politica alla quale danno il loro contributo personalità di primo piano della cultura cattolica.

 

Insomma, eccome se è tornato in campo Totò Cuffaro...

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